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Diagnostic and therapeutic iter in paediatric OSAS: personal experience

Percorso diagnostico terapeutico nell’OSAS pediatrica: esperienza personale

E. Piumetto, A.M. Sammartano, G. Meinardi, F. Dagna, F.C. Gervasio, R. Albera

Audiology and Phoniatry Clinic, University of Turin, “San Giovanni Battista di Torino” Hospital, Turin, Italy

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Summary

Obstructive sleep apnoea syndrome in a child is characterized by prolonged episodes of obstructive hypopnoea and/or apnoea of upper airway leading to morbidity. The most common risk factor is adeno-tonsillar hypertrophy. Obstructive sleep apnoea syndrome diagnosis is based on clinical ENT evaluation and an instrumental approach, such as pulse oximetry or the gold standard overnight polysomnography. The aim is to establish, in a population of children with suspected obstructive sleep apnoea syndrome, the frequency of this disorder, the effect of adenotonsillectomy and the risk of post-operative complications. A total of 481 patients (297 male, 184 female) with suspected obstructive sleep apnoea syndrome (aged 2-14 years) were evaluated between March 2007 and April 2010 and divided into 3 morphological phenotypes: classic, adult and congenital. All patients underwent ENT assessment and a pulse oximetry with 4 channels cardiopulmonary monitoring. The examination following the Brouillette criteria was defined as negative, positive or inconclusive; when positive, adenotonsillectomy was the first therapeutic approach. At 6 months after surgery, all patients underwent check-up pulse oximetry. Of the overall sample, 96% of the patients had a classical phenotype, 3% an adult type and 1% a congenital type. The monitoring resulted pathological in 19% (17% of them were at increased post-operative risk), negative in 61% and inconclusive in 20%. All 5 patients with congenital phenotype were positive. Of the positive patients, 86% underwent adenotonsillectomy and a control pulse oximetry 6 months thereafter, 96% resulted negative. Pulse oximetry was efficient in order to avoid incorrect surgery indications, improving appropriateness and safety of adenotonsillectomy in children with obstructive sleep apnoea syndrome. Adenotonsillectomy showed a success rate of 96% and there were no episodes of post-surgery complications in particular in those patients at increased risk.

Riassunto

La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) pediatrica è caratterizzata da prolungati episodi di ostruzione delle alte vie aeree, ipopnea e/o apnea, che possono condurre a complicanze. Il fattore di rischio più comune è l’ipertrofia adenotonsillare. Il percorso diagnostico include sia una valutazione clinica ORL sia un approccio strumentale, come la pulsiossimetria o l’indagine polisonnografica notturna (gold standard). L’obiettivo è determinare, in una popolazione di bambini con sospetta OSAS, la frequenza di tale disturbo, l’efficacia dell’adenotonsillectomia ed il rischio di complicanze post-operatorie. 481 pazienti (297 maschi e 184 femmine) con sospetta OSAS (di età 2-14 anni) sono stati valutati tra marzo 2007 e aprile 2010 e suddivisi in 3 fenotipi morfologici: “classic”, “adult” e “congenital”. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione ORL e a pulsiossimetria 4 canali con monitoraggio cardiorespiratorio. L’esame seguendo i criteri di Brouillette ha dato risultato negativo, positivo o non conclusivo; quando positivo, l’adenotonsillectomia è stato il primo approccio terapeutico. Dopo 6 mesi dall’intervento i pazienti sono stati sottoposti ad una pulsiossimetria di controllo. Del campione totale il 96% dei pazienti mostrava un fenotipo “classic”, il 3% fenotipo “adult” e l’1% “congenital”. Il monitoraggio è risultato patologico nel 19% (il cui 17% erano soggetti ad aumentato rischio di complicanze post-operatorie), negativo nel 61% dei casi e non conclusivo nel 20%. L’86% dei pazienti positivi sono stati sottoposti ad adenotonsillectomia e a una pulsiossimetria di controllo 6 mesi dopo, negativa nel 96% dei casi. La pulsiossimetria risulta efficace nel migliorare l’appropriatezza e la sicurezza dell’adenotonsillectomia nei bambini affetti da OSAS al fine di evitare un’indicazione chirurgica non corretta. L’adenotonsillectomia ha risolto la sintomatologia nel 96% dei casi senza episodi di complicanze post-operatorie, in particolare tra i pazienti ad aumentato rischio.